Abbiamo passato la prima e la seconda ondata del contagio da Covid-19; ora ci troviamo nel pieno della terza ondata e chissà quanto ancora andremo avanti, considerando la variabilità del virus e le tempistiche necessarie alla vaccinazione di massa...
Nel nostro settore riabilitativo stiamo affrontando sempre di più le problematiche riscontrate in coloro che sono stati colpiti dal virus in modo importante e che, per loro fortuna, sono riusciti a superare le fasi critiche della patologia trovandosi poi a cercare di tornare ad una funzionalità pre-Covid.
Le difficoltà fisiche riscontrate non sono solo quelle attese sul versante respiratorio (secondarie alla polmonite interstiziale) ma anche quelle di tipo muscolo-scheletrico con conseguente disabilità e limitazione nelle quotidiane attività della vita familiare, poichè il periodo di inattività motoria con allettamento prolungato è invalidante sia per coloro che sono stati ricoverati in ospedale, sia per coloro che hanno atteso la negativizzazione a casa.
Ed è vero che pazienti colpiti da queste problematiche sono per la maggioranza soggetti over 65, è altrettanto vero però che queste persone sono coloro che, in gran parte, vivono in totale indipendenza e spesso al servizio totale delle famiglie con un essenziale aiuto per i nipoti: persone socialmente fondamentali che "prestano" il loro servizio alla società giovane...
Inoltre ci siamo trovati a gestire in modo alternativo i pazienti che abitualmente vengono da noi in fisioterapia (per curarsi gli "acciacchi" dell'età) e che si sono imbattuti nell'infezione da Covid-19: con costoro abbiamo mantenuto un contatto telefonico e/o online quando sono sono dovuti stare in isolamento ed abbiamo ripreso in presenza appena è stato possibile, data l'esigenza di ritornare in forma.
A tal proposito è opportuno ricordare l'importanza della della riabilitazione e sottolineare che il suo scopo è proprio quello di favorire il miglior ripristino possibile delle funzioni possedute da un soggetto precedentemente ad un certo evento avverso, come in questo caso l'infezione virale con possibile polmonite e deperimento fisico.
Il programma che viene proposto è personalizzato e individuale in base alla valutazione dei deficit residui.
I parametri principali da valutare sono:
la capacità respiratoria;
la limitazioni dell'attività della vita quotidiana;
l'ipostenia (riduzione forza muscolare) generale.
Programma può, ad esempio, essere articolato su 6-8 settimane con una frequenza di 2 volte a settimana e programma di esercizi da fare a casa.
L'obiettivo di tale programma è il miglioramento della capacità fisica del soggeto attraverso:
l'allenamento aerobico;
il rinforzo muscolare degli arti superiori e inferiori;
gli esercizi respiratori;
gli esercizi posturali.
Dopo lo svolgimenti del periodo di riabilitazione è opportuna una rivalutazione sui dati di miglioramento della performance fisica e respiratoria, controllando anche l'avanzamento nel recupero delle attività quotidiane. Questa fase di rivalutazione è molto importante perchè ci permette di confrontare i paramentri riscontrati e quantificare i risultati ottenuti.
Inoltre permette di decidere un'interruzione del trattamento per obiettivi raggiunti o una modifica del programma in base ai fattori residui rimasti, fino alla risoluzione finale.
Soprattutto in conseguenza della malattia e del decorso post -Covid, importante sarebbe anche un lavoro di equipe con la figura dello psicologo: molto spesso infatti ci stiamo trovando a contatto persone che ci raccontano le loro sensazioni di solitudine, abbandono, non ritorno, perdita del vicino di letto e tanto altro, con la sofferenza nel cuore e che sicuramente lascerà una traccia indelebile nell'anima di un corpo che non recupererà fino in fondo le energie avute prima dell'infezione!
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