Ognuno di noi si sta adattando alla situazione attuale, l'argomento è sulla bocca di tutti da mesi.
Abbiamo dovuto imparare a convivere con questa situazione, cambiare le nostre abitudini, il nostro quotidiano, come salutare gli amici e come relazionarsi con i parenti.
E' cambiato lo sport, il modo di lavorare, tutto ha dovuto prendere "la giusta distanza".
Anche noi fisioterapisti, abituati al contatto con i pazienti per valutarli, trattarli e sostenerli, abbiamo dovuto cambiare il nostro approccio. Abituati anche a confortare quando c'è da decidere un intervento chirurgico o da superare un momento particolarmente doloroso che non fa dormire la notte,
Mascherine, camici, copriscarpe, guanti, quasi difficili da distinguere se non per il logo sulla maglietta, ci siamo presentati così ai nostri pazienti.
Per fortuna hanno ritrovato i nostri occhi sorridenti e lo sguardo disponibile ad accoglierli. Piano piano hanno ricominciato a tornare in studio, impauriti da tutto quello che stava succedendo ma consapevoli che dovevano continuare il loro percorso di guarigione.
I cambiamenti sono stati anche tecnologici, abbiamo imparato ad usare strumenti presenti , importanti nella famosa didattica a distanza e modificati per "andare a casa " di coloro ritenuti fragili o che non potevano raggiungerci ma comunque bisognosi di non interrompere la riabilitazione : ecco la TELEFISIOTERAPIA.
Un nuovo obiettivo con importanti risultati .
Laddove i pazienti erano già conosciuti, è stato sicuramente più semplice continuare la progressione di un progetto terapeutico, per i pazienti nuovi è stato necessario una consulenza telefonica più accurata , quando è stato possibile, abbiamo deciso una visita in presenza per poter avere una maggior oggettività della riabilitazione.
Grazie a software e piattaforme specifiche, è stato possibile poi mantenere un programma di esercizi da fare da soli, aggiornati settimanalmente, mediante video personalizzati. Le riabilitazioni a distanza che hanno avuto maggior presa in carico sono state:
riabilitazione funzionale
esercizio terapeutico
rieducazione posturale
riabilitazione post-chirurgica
La fisioterapia è passata quindi a distanza per contenere e prevenire eventuali contagi.
Logicamente ogni paziente appena ha potuto riprendere la frequenza in studio, ha preferito tornare alla modalità classica, niente toglie però la possibilità a noi terapisti, di mantenere questo nuovo approccio laddove possa essere utile.
Infatti è un buon metodo per la riabilitazione posturale in ambito pediatrico, in quanto alleggerisce le famiglie dall'impegno di frequentare lo studio e consente di ottimizzare il tempo non dovendo fare viaggi.
Le persone anziane hanno aumentato gli esercizi a casa perché liberi di gestirsi il momento fisioterapico senza dover magari aspettare qualcuno per essere accompagnato.
Non è stato semplicissimo il percorso di cambiamento e molto è ancora da fare.
Nella terapia Faccia a Faccia abbiamo tanti diversi modi di comunicazione e armi da giocare, nella telemedicina dobbiamo essere capaci a capire il più possibile e essere veloci nel captare i sintomi fondamentali per poter creare il progetto terapeutico, porsi obiettivi validi e veloci per rassicurare il paziente lontano.
E' un enorme cambiamento che ciascuno di noi ha dovuto fare .Dobbiamo trovare in ognuno di noi l'attitudine al cambiamento e implementare le proprie competenze per migliorare il contesto lavorativo e fornire risposte ai nostri utenti attuali e futuri.
La fisioterapia domiciliare è molto importante per tutte quelle persone che per un determinato periodo, non possono accedere allo studio di riabilitazione per effettuare il percorso di recupero funzionale.
Il fisioterapista domiciliare deve essere particolarmente preparato a risolvere il problema utilizzando le risorse dell'ambiente familiare e contestualizzare la persona per il recupero dell'autonomia nella propria abitazione.
Un obiettivo primario è infatti trovare le strategie adeguate per vivere al meglio l'ambiente domestico e la patologia. Il fisioterapista avrà anche il compito di educare i familiari a gestire il problema insegnando le modalità di accudimento e eventualmente anche a effettuare determinati esercizi in contesto familiare in assenza del fisioterapista.
La fisioterapia domiciliare si effettua su patologie neurologiche recenti, come l'ictus, sia su quelle croniche come Morbo di Parkinson, sclerosi multipla e altre malattie degenerative; su
Patologie ortopediche, come un trauma recente o a seguito di chirurgia , su patologie respiratorie e cardiache, su patologia neoplastica.
Il trattamento principalmente si avvale di esercizi terapeutici e mobilizzazione attive assistiti, laddove può essere necessario per ottenere maggiori risultati , possono essere effettuate anche alcune terapie fisiche importanti, principalmente per il dolore.
Il paziente che ha necessità di riabilitazione domiciliare spesso deve affrontare diverse tappe di recupero che vanno dal periodo di allettamento , per poi passare in maniera progressiva alla posizione seduta, in piedi e poi propedeutica al cammino .
Queste fasi richiedono l'utilizzo di determinati ausili come la carrozzina, il deambulatore, rollotor e stampelle e il terapista dovrà decidere i tempi e gli strumenti più idonei e portare al domicilio per permettere l' adeguato utilizzo .
Obiettivo della fisioterapia a casa è comunque poter condurre la persona ad una autosufficenza per poter poi accedere ai servizi dello studio. Talvolta però , in soggetti anziani o con patologie imlportanti , non possiamo avere questa evoluzione e allora verrà stabilito un programma di continuità per contenere le problematiche della cronicità della patologia.
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