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Modifiche posturali e dolori in gravidanza: cause, effetti e soluzioni.

1. Cambiamenti fisiologici e conseguenze fisiche

2. Modifiche della postura: cause, effetti e soluzioni

La gravidanza è un evento speciale, molto importante per la donna e di per sè molto delicato. In pochi mesi il corpo cambia per prepararsi all'evoluzione del feto, mettendo in atto importanti modifiche per accoglierlo, proteggerlo e nutrirlo fino al momento del parto e all'inizio della vita extrauterina.

In questo periodo la donna prende confidenza con le continue modifiche del proprio corpo: l'aumento dell'addome, le variazioni ormonali, il condizionamento fisico e la nuova postura, la modifica dell'appoggio del piede e della camminata, i muscoli addominali che si distendono e la percezione sensoriale diversa che rende la donna stessa più sensibile agli stimoli esterni.



  1. Cambiamenti fisiologici e conseguenze fisiche:

Di seguito vengono elencati i cambiamenti fisiologici dei vari apparati in relazione alle conseguenti disfunzioni fisiche che ci permettono di capire come e quando poter intervenire nella prevenzione e\o nel trattamento, in ambito fisioterapico, dei disturbi emergenti in favore del benessere della donna durante tutti i nove mesi di gravidanza.


Esaminamo le modifiche:

  • Peso corporeo: la ritenzione idrica dei tessuti è la causa maggiore di aumento di peso. L'aumento ideale è di 11\12 kg nei nove mesi di gestazione. Ci sono dei fattori che possono influenzare la variabilità del peso come il tipo di metabolismo, la grandezza del bambino e la dieta. I disturbi principali sono: gonfiori dei piedi e delle mani, predisposizione a emorroidi, fastidi alle gambe e tendenza a varici agli arti inferiori.

  • Sistema cardio–circolatorio: durante i 9 mesi si verica un aumento della frequenza cardiaca per far fronte alle esigenze del feto. Di pari passo la pressione arteriosa rimane invariata o, in taluni casi, si abbassa per favorire una vasodilatazione periferica necessaria ad aumentare il flusso sanguigno alla placenta per garantire l'apporto nutritivo corretto al feto.

  • Apparato respiratorio: nella seconda metà della gravidanza il diaframma viene spinto in alto causando una riduzione della capacità polmonare, modificando la respirazione, la quale si sposta più a livello costale e causa maggiore difficoltà di resistenza allo sforzo. Alcuni ormoni liberati durante la gravidanza inoltre, rendono il corpo più sensibile all'anidride carbonica predisponendo ad affaticamento.

  • Apparato urinario: nel progredire dei 9 mesi si manifestano una riduzione del tono uretrale e una modifica di posizione dell'uretere, la vescica viene inoltre spinta verso l'alto. Questa modifica facilita il ristagno delle urine nella vescica con una conseguente difficoltà nello svuotamento e una facilitazione alle infezioni. La conseguenza naturale è un aumento della frequenza di minzione.

  • Apparato genitale: l'utero è il regno del feto dove avviene tutta la gravidanza. L'aumento del suo volume è importante; inoltre si ha un ispessimento della cervice grazie all'aumento di vascolarizzazione e al contenuto idrico, questo allo scopo di creare una barriera contro le infezioni. La vagina, grazie agli estrogeni, è più elastica per dilatarsi durante il parto.

  • Apparato gastrointestinale: l'aumento dell'utero provoca una spinta verso l'alto dello stomaco e dell'intestino con probabile difficoltà digestiva e alterazione delle funzioni di assorbimento intestinale. Le difficoltà digestive sono spesso causa di bruciore gastrico, nausea e stipsi nelle donne in gravidanza.

  • Sistema endocrino: tiroide, paratiroidi, surrene e ipofisi sono iperfunzionanti. La loro funzione è strettamente collegata al sistema nervoso. Durante la gravidanza, il ruolo di alcuni ormoni è fondamentale per i cambiamenti necessari ad un'adeguata progressione della stessa. Sono gli ormoni che permettono il cambiamento del corpo della donna, delle funzioni cardiocircolatorie e del metabolismo. Anche il feto stesso produce ormoni che entreanno in relazione con la mamma. Gli ormoni che maggiormente entrano in relazione con i problemi fisici della donna durante la gravidanza sono ad esempio la Relaxina (favorendo il rilassamento dei muscoli in particolare al momento del parto), le Endorfine (antidolorifici naturali).

  • Sistema nervoso: la labilità emozionale accompagna la donna per tutta la gravidanza ed è maggiore nel primo e nell'ultimo trimestre, nel quale si aggiunge anche la preoccupazione per il parto. Il secondo trimestre è il periodo della stabilizzazione emozionale con maggior fiducia e attivismo. Nell'ultimo periodo si può aggiungere fatica e apatia.

  • Apparato muscolo-scheletrico: man mano che la gravidanza procede si ha una modifica dell'elasticità legamentosa con aumento di lassità e cambiamento del centro di gravità. Questo favorisce alterazioni della postura, dolori lombari, pubalgia. Per contenere le situazioni dolorose è bene che la donna usi scarpe comode, faccia attività fisica regolarmente e limiti l'aumento di peso.

2. Modifiche della postura: cause, effetti e soluzioni


La crescita del feto durante la gravidanza "obbliga"ad una riorganizzazione del corpo e della postura della mamma sia per effetto diretto degli organi pelvici e dei muscoli addominali, in rapporto al bacino ed alla colonna lombare, sia per l'aumento volumetrico dell'utero, che influenza l'assetto globale del tronco e degli arti inferiori. I cambiamenti sono spesso i fattori scatenanti di dolori: i più frequenti sono a livello lombare, pubico, sacro-iliaco. Il mantenimento dell'elasticità, dei movimeti e della resistenza, dei muscoli del tronco e del bacino, sono indispensabili per consentire di attraversare in modo sereno questo periodo senza incorrere in disturbi che una volta insorti possono essere difficili da trattare.



Riassumendo quanto detto in precedenza, possiamo dire che le cause delle modifiche posturali della donna in gravidanza sono:

  • aumento del peso e del volume dell'utero;

  • muscolatura della schiena in sovraccarico;

  • diminuzione della forza dei muscoli glutei;

  • rilassamento della muscolatura addominale;

  • sedentarietà.

Gli effetti di suddette modifiche partono dalla riorganizzazione di un nuovo centro di gravità per le modifiche secondarie all'aumento di peso e del volume dell'utero, raggiungendo un nuovo equilibrio aumnetando la lordosi lombare con il conseguente sovraccarico della muscolatura lombare e la tendenza ad incorrere in contratture muscolari che si possono tradurre in dolore.

Anche la zona dorsale è sollecitata dall'aumento del peso del seno e dal cambiamento posturale globale: questo tratto della colonna è di importante considerazione anche nel il periodo post-partum durante l'allattemento e l'accudimento generale del nascituro, in modo da evitare dolori irradiati alle braccia.

Un altro effetto sulla postura si ha per mancanza di forza di addominali, glutei e quadricipiti con riduzione della stabilizzazione dell'articolazione sacro-iliaca e della colonna in toto: la "debolezza" addominale si accentua nel secondo trimestre con l'aumento del volume dell'utero e i muscoli lombari aumentano la loro contrazione per stabilizzare la colonna aumentando così la probabilità di contratture .

Il dolore lombare ha infatti un'alta incidenza in gravidanza: ne soffre il 50-90% delle donne, è una condizione disabilitante che può rendere più difficile il parto e che, in circa il 25%- 40% dei casi, può protrarsi anche dopo il lieto evento.


Un modo per ovviare a tutte questi antipatici disagi, evitando che di trasformino in patologia, c'è e si definisce fisioterapia preparatoria. Si tratta di un insieme di tecniche e programmi specifici che aiutano le mamme durante la gestazione, prevenendo il mal di schiena e preparando il bacino al parto sostenendo la colonna vertebrale alla crescita del “pancione” in modo da mantenere una postura corretta in gravidanza. La fisioterapia è importante anche nella prevenzione della diastasi degli addominali elasticizzando la muscolatura attraverso esercizi di respirazione, nel limitare crampi e gonfiore agli arti inferiori, nel preparare il bacino al parto e nell'educare la mamma all’importanza della riabilitazione del pavimento pelvico post-parto.

Utile è anche l'educazione all'igiene posturale nella prevenzione di cervivalgie, dorsalgie e tendiniti tendiniti agli arti superiori.



Prendersi cura di sè in modo tempestivo, sia prima che dopo il parto, è una buona pratica per affrontare al meglio i cambiamenti quotidiani che inevitabilmente il nascituro porta con sè ed intraprendere seranamente il viaggio iniziato insieme.











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