Ognuno di noi si sta adattando alla situazione attuale, argomento comune a tutti è il Coronavirus e tutto quello che sta succendendo nel mondo e nel nostro quotidiano a causa di esso. Abbiamo dovuto imparare a convivere con esso, cambiare le nostre abitudini, il nostro quotidiano come salutare gli amici e come relazionarsi con i parenti. E' cambiato lo sport, il modo di lavorare, tutto ha dovuto prendere "la giusta distanza".
Anche noi fisioterapisti, abituati a "toccare" i pazienti per valutare, per trattare, per sostenere e per confortare, quando c'è da decidere un intervento chirurgico o da superare un momento particolarmente doloroso che non fa dormire la notte, abbiamo dovuto cambiare il nostro approccio. Mascherine, camici, copriscarpe, guanti: ci siamo presentati così ai nostri pazienti, diventando difficili da distinguere se non per il badge di riconoscimento sulla divisa.
Per fortuna le persone hanno ritrovato i nostri occhi sorridenti e lo sguardo disponibile ad accoglierli pian piano che sono ritornati in studio, impauriti da tutto quello che stava succedendo ma consapevoli che dovevano continuare il loro percorso di guarigione.
Ci sono stati anche cambiamenti tecnologici: abbiamo imparato a sfruttare al meglio strumenti già presenti, resi indispensabili dalla didattica a distanza e modificati per "andare a casa" di coloro che sono ritenuti fragili o che non possono raggiungerci ma che hanno comunque bisogno di proseguire la riabilitazione.
Abbiamo avviato la TELEFISIOTERAPIA (TF), un nuovo progetto che andando avanti nel tempo ha dato importanti risultati: laddove i pazienti erano già conosciuti è stato sicuramente più semplice continuare la progressione di un progetto terapeutico; per i pazienti nuovi è stato necessario programmare una consulenza telefonica più accurata e, ove necessario, una visita in presenza per poter avere una maggior oggettività di valutazione. Grazie ai software e alle piattaforme specifiche, è stato possibile poi mantenere un programma di esercizi da fare in modo autonomo e aggiornati settimanalmente mediante video personalizzati.
La riabilitazione a distanza che ha avuto maggior presa in carico è stata:
la riabilitazione funzionale,
l'esercizio terapeutico,
la rieducazione posturale,
la riabilitazione post-chirurgica.
La fisioterapia è passata quindi "a distaza" per contenere e prevenire le situazione di contagio Sars-COV2.
E' certamente vero che ogni paziente, appena ha potuto riprendere la frequenza in studio, ha preferito svolgere in modalità classica di seduta riabilitativa. Ciò non toglie però la possibilità a noi terapisti di mantenere questo nuovo approccio laddove è ritenuto utile.
La teleterapia è stata infatti un buon metodo per:
la riabilitazione posturale in ambito pediatrico in quanto ha alleggerito le famiglie dall'impegno di frequentare lo studio ottimizzando il tempo non dovendo spostarsi da casa;
le persone anziane hanno potuto aumentare gli esercizi a casa perchè liberi di gestirsi il momento fisioterapico senza dover aspettare il figlio o la badante per essere accompagnati.
Il processo di cambiamento che ci siamo trovati a mettere in atto non è stato immediato e neppure semplice, soprattutto riguardo l'aspetto umano e di accoglienza: nella terapia Face-to-Face abbiamo tanti e diversi modi di comunicare e varie possibilità per entrare in sintonia con il paziente; nella TeleFisioterapia dobbiamo invece essere capaci di capire il più possibile lo stato di salute attraverso la video comunicazione ed essere veloci nel captare i sintomi fondamentali per poter creare il progetto terapeutico ponendoci obiettivi validi e immediati per rassicurare da subito il paziente lontano.
E' stato un enorme cambiamento, questo, che ciascuno di noi ha dovuto affrontare. Il Covid-19 ha dato purtroppo inizio ad un ampio cambiamento sociale, ci ha imposto di modificare le abitudini e di modificare noi stessi stimolandoci a trovare ognuno l'attidudine al cambiamento e ad implementare le proprie competenze per migliorare il contesto lavorativo e le risposte ai nostri utenti attuali e futuri.
Anche in un contensto di emergenza senza precedenti come questo NOI CI SIAMO E PROVIAMO A DARVI UNA MANO.
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